venerdì 18 aprile 2008

04.08 “Mi spiace che l'aver compiuto il mio dovere la irriti cosí tanto”

Un giorno ho richiamato un mio alunno perché durante un esame stava copiando e cosí l'ho espulso dall'aula. Il giorno dopo il padre dello studente venne a parlare con me accusandomi di aver pregiudicato suo figlio, di averlo fatto irritare al punto da ritirare il figlio dalla facoltá. La mia risposta fu il titolo di questo messaggio: “Mi spiace che l'aver compiuto il mio dovere la irriti cosí tanto”. E ovviamente ho mantenuto la mia posizione e la bocciatura dello studente. Quella frase che mi venne in mente in quel momento potrebbe adattarsi per tutte quelle persone che dovendo compiere il proprio dovere si scontrano con soggetti che si irritano facilmente, litigano e che non vogliono accettare il fatto di aver sbagliato. Ecco alcuni esempi.
Un poliziotto che, fermando un veicolo che ha oltrepassato il limite di velocitá, ascolta con pazienza l'indignazione del conducente, potrebbe rispondere: “Mi spiace che l'aver compiuto il mio dovere per garantire la sicurezza in strada la irriti cosí tanto” e poi dargli la multa.
Un commissario di bordo che, chiedendo ad un passeggero di spegnere il cellulare o di togliere la valigia dall'uscita di sicurezza, riceve in risposta arroganza e maleducazione, potrebbe dire: “Mi spiace che l'aver compiuto il mio dovere per garantire la sicurezza di tutti i passeggeri la irriti cosí tanto” ed esigere poi il rispetto di tutte le norme di sicurezza.
Un dirigente che, richiamando un lavoratore per non indossare adeguatamente gli equipaggiamenti di sicurezza correndo il rischio di subire un incidente sul lavoro, nel sentire le inutili lamentele del lavoratore infine dovrebbe ammonirlo: “Mi spiace che l'aver compiuto il mio dovere per garantire la sua sicurezza la irriti cosí tanto” e poi esigere il rispetto delle norme sul posto di lavoro.
Allo stesso modo molti genitori potrebbero usare la stessa frase con quei figli che non vogliono studiare o compiere i propri doveri: “Mi spiace che l'aver compiuto il mio dovere come genitore ti possa irritare tanto” perché potrebbe aiutare il figlio a comprendere la sua posizione di disobbedienza e stimolarlo a compiere i propri doveri. I genitori sono responsabili per la formazione dei figli e non possono essere compiacenti nei casi di disobbedienza o pigrizia perché sanno che li trasformeranno in adulti infelici e senza successo e che alla fine saranno anche accusati di non averli educati correttamente.
Non so se tu concordi con questo testo. L'ho scritto perché credo che sia un mio dovere come professore fare in modo che le persone pensino e pertanto, ancora una volta, mi spiace molto se il compiere il mio dovere di professore ti abbia tanto irritato. Pensaci. Successo!

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03.08 Aiuta i tuoi fornitori ad aiutarti!

Ho fatto una ricerca di antropologia aziendale su numerose aziende fornitrici di prodotti o servizi e mi ha colpito molto ció che ho constatato. In generale, tutti i fornitori ritengono di essere trattati abbastanza male dai propri clienti e che questi pensino che i fornitori abbiano solo obblighi e loro solo diritti. In veritá i clienti credono che i loro fornitori abbiano degli obblighi semplicemente per il fatto che comprano i loro prodotti o servizi. Ho concluso che, in generale, nella maggior parte dei casi, il rapporto genera perdite da entrambe le parti. Perdono i clienti e perdono i fornitori. I clienti perdono perché molti fornitori dichiarano di voler aiutare i loro clienti ma che spesso non c'é quell'apertura sufficiente per un dialogo produttivo. Perdono i fornitori a causa delle proprie insicurezze in quanto non comprendono le reali necessitá dei clienti, gli obiettivi e i parametri di successo per i quali sono attentamente analizzati. I fornitori vengono lasciati spesso ore e ore nelle sale d'attesa senza essere ricevuti. I pagamenti vengono concordati a lungo termine ma perfezionati con ritardi attribuiti generlmente alla poca volontá del reparto finanziario. Il personale del settore logistico si lamenta che i clienti fanno di tutto per complicare anziché semplificare. Lo stesso vale anche per i funzionari dell'assistenza tecnica. E questo senza contare la profonda irritazione dei fornitori quando sono chiamati a “render conto” di convenzioni, associazioni, feste, promozioni e persino della pubblicitá dei clienti, come se tutto questo fosse un obbligo. Tali richieste avvengono spesso sotto la minaccia di perdere il cliente. La maggior parte dei fornitori oggetto della mia ricerca, concorda nel dire che, alla prima occasione, si libererá di certi clienti e i motivi sono sempre gli stessi: arroganza, disattenzioni, mancanza di volontá, abusi nelle richieste che esulano dai contratti ufficiali, richieste dirette o indirette di “mance” o benefici poco etici ecc.ecc.
In questa settimana pensa ai rapporti con i tuoi fornitori. Ricorda che, crescendo, essi potrebbero ricevere proposte piú attraenti e smettere di servire adeguatamente la tua azienda. Poi ti pentirai di non aver mantenuto con loro una buona relazione. So che mi dirai che ci sono fornitori che non rispettano i tempi pattuiti ben sapendo che in fondo dipendi da loro e che offrono pertanto un pessimo servizio. É vero. Ma questa é la prova che ancora oggi dobbiamo evolvere e mirare ad una relazione di guadagno reciproco tra cliente e fornitore. Pensaci. Successo!


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martedì 8 aprile 2008

02.08 Dieci consigli per migliorare il clima in azienda

Molte persone mi scrivono lamentando spesso il pessimo clima che si respira nelle loro aziende.
Ho cosí pensato di fornirvi un breve elenco con alcuni semplici suggerimenti che, se rispetterete, faranno una grande differenza per migliorare il clima e le relazioni nella vostra azienda:

1. Ricordati sempre di dire "posso", "per favore", "grazie" anche quando il tuo collega sta svolgendo i suoi doveri o é un tuo caro amico.
2. Parla e ridi a voce bassa. Non essere sconveniente.
3. Usa il telefono e internet solo per motivi di lavoro. Evita di utilizzarli per motivi personali.
4. Quando chiedi qualcosa in prestito, non scordarti mai di renderla e di ringraziare.
5. Contribuisci nel mantenere puliti gli ambienti di lavoro, soprattutto il bagno dopo l'uso. Attento ai bicchieri e alle tazzine sporche. Butta i bicchierini del caffé nel luogo appropriato. Riordina sempre la tua scrivania.
6. Rispetta le file. Anche quando lo ritieni superfluo, rispettale sempre. Non fare mai il furbo.
7. Non parlare male degli altri. Non farti coinvolgere in pettegolezzi.
8. Attento ad aneddoti e scherzetti, non dare soprannomi ecc. Non offendere mai nessuno.
9. Abbi cura del tuo aspetto. Vestiti con sobrietá. Ricordati che sei in un luogo di lavoro e non in luogo di divertimento.
10. Controlla la tua agressivitá. Attenzione alla forma nel parlare e nello scrivere. Non essere rude o brusco.

Piccoli consigli che faranno davvero una grande differenza per trasformare il clima nella tua azienda favorendo cosí la produttivitá e l'eccellenza.
Pensaci. Successo!

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01.08 Non fidarti delle cose troppo semplici

Quando qualcosa ti sembra troppo facile, non fidarti. Non c'è vittoria senza sforzo, senza impegno, senza coinvolgimento e senza entusiasmo. A volte ascoltiamo racconti fantastici di sogni che si sono realizzati con tanta facilità e pensiamo: "Ma perchè invece per me e la mia azienda tutto quanto è difficle? Ciò che ho ottenuto l'ho guadagnato con tanto sforzo mentre per gli altri pare sia tanto semplice e facile...". Quando provi questa sensazione, non credere alle storie che ti raccontatano. Non si ottinene nulla con facilità. Il successo richiede molto impegno, determinazione, perseveranza ma soprattutto tempo e pazienza. Tanti uomini e donne di successo hanno lottato e lottato molto per raggiungere il successo che hanno oggi. Hanno sbagliato tante volte, non hanno mollato mai, persistono, si dedicano profondamente alla causa in cui credevano. Leggi le biografie dei grandi uomini e vedrai come per loro le cose non furono mai facili. Ricordati che niente è impossibile. Ma ricordati anche che niente piove giù dal cielo senza la tua partecipazione effettiva e il tuo coinvolgimento. I teologi concordano nel dire che anche la preghiera per richiedere una grazia dev' essere proferita con un "sentimento speciale di coinvolgimento e impegno personale". Questa settimana, vorrei che pensassi su questo tema delle cose molto facili. Non sarà forse che anche noi restiamo ad aspettare che qualcosa accada con tanta facilità? Ci dedichiamo davvero integralmente a quello che veramente desideriamo? Stiamo facendo la nostra parte, cioè, abbiamo cura dei dettagli, ci coinvolgiamo, siamo sempre alla ricerca di quanto di giusto deve essere fatto?
Pensa in questo! E.... Successo!

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Cari lettori italiani

Cari amici italiani,
mi chiamo Luiz Marins e sono un autore brasiliano di Sorocaba, una cittá poco distante da San Paolo. Ho studiato in Australia (Macquarie University) ottenendo il Phd in Antropologia alla School of Behavioural Sciences. Sono laureato in Storia presso l'Universitá di Sorocaba e ho studiato Diritto nella facoltá di Giurisprudenza della medesima cittá, Scienze Politiche a Brasilia, Gestione Aziendale alla New York University, Pianificazione e Marketing alla Wharton School, Pennsylvannia e Antropologia Economica e Macroeconomia in un corso speciale della London School of Economics nel New South Wales. Mi dedico allo studio e allo sviluppo dell'antropologia aziendale. Per mezzo della mia azienda Anthropos Consulting con sede a San Paolo e filiali a Rio de Janeiro, Buenos Aires, Londra e New York offro servizi di consulenza a numerosi dirigenti di grandi aziende nazionali e internazionali specialmente nell'area della pianificazione, marketing ma soprattutto delle nuove strategie tattiche per migliorare la competitivitá, la qualitá e la produttivitá.
Ho scritto numerosi libri, rivolti ad un pubblico di imprenditori e manager, che hanno riscontrato enorme successo in tutto il mondo e che saranno pubblicati in Italia dal gruppo editoriale Italianova (www.italianova.net).
Attraverso questo nuovo blog, promosso dal mio editore italiano, intendo offrire periodicamente idee e consigli per migliorare la vostra performance e la vostra produttivitá nelle aziende in cui lavorate in attesa di potervi presentare successivamente i miei libri.
Vi saluto cordialmente. Successo!

Luiz Marins


L'editore Italianova invierá i contenuti di questo blog a tutti coloro che ne faranno richiesta, nella nuova newsletter settimanale chiamata "Motivazione e Successo" curata da me, in esclusiva per voi lettori italiani.
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scrivendo come oggetto: MARINS